LA STORIA E L’ARTE
Comune in provincia di Bergamo. SI trova a 229 mt. Sul livello del mare e dista 11 km dal capoluogo di provincia. La popolazione, al censimento 31.12.2008 era 7187 abitanti.
Il Paese di Terno, situato nel mezzo del pianeggiante territorio compreso tra l’Adda e il Brembo e conosciuto come Isola, oltre ad avere un origine assai antica, ha rivestito nei secoli un ruolo importantissimo, in epoca romana come centro del “Pagus Fortunensis” (il distretto amministrativo comprendente tutti i “vici”, i villaggi dell’Isola) e successivamente come capopieve, fino all’Ottocento.
Se la seconda parte del toponimo è di evidente spiegazione, Terno parrebbe derivare da “Inter amnes”, espressione indicante appunto una regione compresa tra due fiumi.
CENNI STORICI
Le origini romane del borgo sono suffragate dall’esistenza di una strada che probabilmente lo collegava alle località più grosse e dai reperti venuti alla luce nella zona, analiticamente descritti dallo storico Gaetano Mantovani. Un altro indizio della sua antichità è rappresentato dal fatto che vi sorse la prima chiesa Battesimale dell’Isola.
Il primo documento che menziona Terno risale al 774 d.c.; ad esso ne seguono tanti altri, dai quali è rilevabile la sua importanza in ambito bergamasco: fra questi, uno del 1028 conferma i diritti riguardanti il mercato. Nel 1148 viene invece citato il “ castrum de loco Terni”.
Dai documenti si ricava anche che accanto a Terno sorgeva un nucleo indipendente chiamato “Castegnate”, oggi ricordato in una via del paese.
Nel periodo delle lotte tra i guelfi e i ghibellini, Terno fu il centro protagonista della zona, uscendone semidistrutto e con innumerevoli lutti. Passato sotto il dominio di Venezia, perdette con gli anni la sua funzione di capoluogo civile dell’Isola, mantenendo solo la sua importanza come capopieve. Oggi il paese gode ancora di una particolare considerazione dovuta al suo antico e glorioso ruolo, considerazione accresciuta di recente dal ritrovamento di un insediamento longobardo sul confine con il comune di Carvico. Fino al 1892 si chiamò Terno.
PREPOSITURALE DI SAN VITTORE MARTIRE
La chiesa prepositurale, a quanto risulta fin dal primo documento, risalente al 774 d.c., fu sempre consacrata a San Vittore Martire. Il Maironi da Ponte scrive che esa era dotata di un capitolo di canonici come le altre Capopievi di simil data presiedute dal Parroco, che ne teneva la “ufficiatura”. A quest’antica plebana facevano capo le chiese di “Ambivere, Presezzo, Locate, Brembate Sopra, Mapello, Fontanella, Sotto il Monte, Carvico, Solza, Medolago, Suisio, Bottanuco, Marne, Filago, Madone, Bonate di Sopra, Bonate di Sotto e Chignolo”.
Il primo edificio fu costruito sopra un tempio pagano, come confermano gli scavi eseguiti nell’Ottocento che riportarono alla luce avanzi marmorei. La chiesa attuale fu erette nel 1539 e ampliata nel XIX secolo. All’interno conserva notevoli testimonianze d’arte, come la tela detta di S. Donato datata 1527, attribuita a Jacopo de’ Scipioni.
La grande pala centrale con la Vergine in gloria e i santi patroni di Bergamo è opera di Enea Salmeggia.
La pala del Rosario, raffigurante i misteri e i SS.mi Domenico e Carlo Borromeo, e quella dell’Addolorata sono invece di Carlo Ceresa, del quale si possono ammirare anche le tele della natività di Maria e del Battesimo di Gesù e gli affreschi dell’Annunciazione (sull’arco trionfale) e della crocifissione con la Maddalena (nella Sagrestia). Datano alla seconda metà del settecento ,le due tele ai lati della bussola centrale che rappresentano S. Filippo Neri con S. Carlo Borromeo e il transito di S. Giuseppe, entrambe di Francesco Capella.
L’altare maggiore è in legno intagliato e dorato mentre tutti gli altri sono in scaiola policroma.
Patrono: S. Vittore Martire che si festeggia l’08 maggio, S. Donato, e San Rocco secondi patronoi di Terno d’Isola festeggiati ad agosto.
Curiosità:
Padre Cesare Albisetti
Uomo, missionario, scienziato, 28 dicembre 1977 - 2002
A venticinque anni dalla morte (Libro allegato)